contabile
contàbile agg. e s. m. e f. [dal fr. comptable, der. di compter «contare»]. – 1. agg. Che si riferisce alla contabilità: ottenere il pareggio c.; scritture c., libri c.; modulo, prospetto c.; lettera c., documento in forma di lettera con il quale si dà notizia al destinatario dell’avvenuto addebitamento o accreditamento di una data somma in un conto (in questo sign. anche sostantivato: Con riferimento alla vostra contabile del 12 c. m., ...); macchine c., quelle che eseguono lavori di trascrizione di fatti amministrativi su appropriati moduli o schede la cui raccolta sostituisce i libri contabili. 2. s. m. e f. Chi tiene la contabilità in un’amministrazione, ragioniere, computista: il c. della società, dell’azienda. In partic., c. del portafoglio, funzionario delegato dal direttore generale del Tesoro a esercitare il servizio di portafoglio avente per oggetto la compera e la vendita di rendita pubblica, l’acquisto e la rimessa di fondi all’estero e il movimento dei conti correnti con istituti esteri e nazionali corrispondenti del Tesoro italiano. 3. s. m. e f. Nelle navi della marina militare italiana, il sottufficiale capocarico, cioè quello più anziano di ciascuna specialità, consegnatario delle armi e dei materiali della specialità stessa. ◆ Avv., non com., contabilménte, sotto l’aspetto contabile: una gestione contabilmente ineccepibile.