contactless
s. m. e agg. inv. Possibilità di fare a meno del contatto diretto; che evita il contatto diretto. ◆ si punta a creare un sistema integrato con una tessera «che, in prospettiva, servirà per pagare più servizi, come i mezzi pubblici, i parcheggi, l’autostrada e il car sharing», dice il presidente di Gtt, Giancarlo Guiati, dall’altra i dirigenti dell’ex municipalizzata vogliono limitare l’evasione e costringere tutti quelli che prendono i mezzi pubblici a pagare il ticket. Come? Istallando anche su bus e tram nuove macchinette che utilizzino il sistema a microchip, con la cosiddetta tecnologia contactless, e la lettura magnetica dei biglietti. (Diego Longhin, Repubblica, 6 dicembre 2005, Torino, p. II) • Le tecnologie contactless e il mobile payment -- i due modi per virtualizzare le banconote più promettenti sul mercato -- dovranno quindi trasmettere fiducia e assicurare che i pagamenti possano essere fatti nel più ampio numero di esercizi. (Federico Ferrazza, Sole 24 Ore, 22 novembre 2007, Nòva, p. 8) • E poi c’è il contactless. Una rivoluzione cominciata in America e che ora è arrivata pure in Europa. «Entro due anni i Pos saranno modificati in modo tale da avere la lettura delle carte sia col vecchio metodo che con il contactless» spiega ancora [Alessandro] Zollo. Si potrà pagare insomma senza strisciare la carta e digitare il pin (tranne che per gli importi elevati), ma semplicemente avvicinandola a un lettore. Una modalità nuova che permetterà di ridurre i tempi d’attesa del consumatore, e che potrebbe diffondere l’acquisto con denaro elettronico anche per i micropagamenti. (Corinna De Cesare, Corriere della sera, 10 febbraio 2008, p. 12).
Espressione ingl. composta dal s. contact (‘contatto’) e dalla prep. less (‘eccetto, a meno di’).
Già attestato nel Corriere della sera del 7 gennaio 1992, Corriere Scienza, p. 22, nella variante grafica contact less.