contemporaneo
contemporàneo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo contemporaneus, der. di tempus -pŏris «tempo», col pref. con-]. – 1. a. agg. Che accade o vive nello stesso tempo, che appartiene alla medesima età: sono due avvenimenti c.; gli scrittori c. del Foscolo (con altra costruzione: il Foscolo e gli scrittori a lui c.). b. s. m. Chi vive o è vissuto nello stesso tempo di un altro: i c. di Dante. 2. a. agg. Che appartiene all’età presente, alla vita attuale: il malessere c.; i giudizî dei critici contemporanei. Con limiti più ampî nella periodizzazione storica, soprattutto a fini scolastici: l’età c., la storia c., successiva all’età e storia moderna, con inizio perciò già nel sec. 19°; analogam., la civiltà, la letteratura, l’arte contemporanea. b. s. m. Chi vive e opera nell’età presente: i c. hanno rivalutato l’arte barocca. ◆ Avv. contemporaneaménte (v. la voce).