contendere
contèndere v. intr. e tr. [dal lat. contendĕre, propr. «tendere con tutte le proprie forze, sforzarsi», comp. di con- e tendĕre «tendere»] (coniug. come tendere). – 1. intr. (aus. avere) a. Disputare, litigare: contendono per cose da nulla; non è il caso di c. per così poco. b. C. con qualcuno, gareggiare, competere: è impossibile c. con lui; chi poteva c. in bellezza con Venere? c. ant. Adoperarsi, sforzarsi. 2. tr. a. Contrastare, impedire, cercare di togliere ad altri qualcosa che si vorrebbe per sé: c. il premio, il posto, a qualcuno; nessuno mi può c. questo diritto; nuova legge ... il nome a’ morti Contende (Foscolo). b. Con valore reciproco, contendersi qualcosa, litigare, fare a gara per ottenerla: contendersi la nomina, l’impiego, una carica. c. ant. Sostenere, affermare con insistenza. ◆ Part. pres. contendènte, anche come agg. e sost., che o chi litiga, oppure è in gara o in lotta con altri: le parti contendenti sono venute a un accordo; separare due contendenti; mettere pace fra i contendenti.