contenuto2
contenuto2 s. m. [part. pass. di contenere]. – 1. a. Ciò che è contenuto in qualche cosa: il c. d’una cassa, d’un recipiente, di un pacco postale; s’è rotto il fiasco e tutto il c. s’è sparso sul pavimento. Con accezioni partic.: di uno scritto, di una comunicazione in genere, l’argomento, il soggetto, la materia: il c. di un libro, di un articolo, di una lettera, di un messaggio; analizzare, esporre, riassumere il c. di una poesia. In informatica, c. di informazione, la quantità di informazione presente in una memoria, in un file, ecc. che si misura in bit o, più spesso, in byte e loro multipli (kilobit, kilobyte, megabyte, ecc.). In logica, c. di un concetto, la sua comprensione, cioè il complesso delle sue determinazioni. In psicologia, c. della coscienza, l’insieme dei dati che costituiscono uno stato di coscienza. Analisi del c., metodologia di ricerca, sviluppata nel campo delle scienze sociali e della comunicazione, per lo studio dei messaggi che persone o gruppi sociali si scambiano, al fine di interpretare i simboli che ne costituiscono il contenuto (c. latente), in rapporto al contesto sociale entro il quale essi sono prodotti, diffusi e recepiti, e soprattutto per individuarne gli effetti sul pubblico cui sono destinati. b. Nella storia dell’estetica, il termine è stato inteso talora come argomento, materia, soggetto di un’opera d’arte (distinto dalla forma, cioè dal modo in cui tale contenuto viene rappresentato), talaltra come mondo interiore dell’artista, complesso emozionale da cui trae occasione l’opera d’arte. 2. In termologia, c. termico, sinon. improprio di entalpia.