contestazione
contestazióne s. f. [dal lat. contestatio -onis]. – 1. In diritto, c. del reato, c. dell’accusa, comunicazione formale che l’autorità giudiziaria è tenuta a fare in modo chiaro e preciso all’imputato del fatto a lui attribuito; è una delle garanzie fondamentali del processo penale, che consente all’imputato di predisporre la propria difesa, e la cui inosservanza determina la nullità del procedimento. 2. ant. Attestazione, testimonianza. 3. a. Opposizione, impugnazione di un fatto; azione o situazione di contrasto: porre in c. un diritto; c’è c. sull’attribuzione dell’eredità; azione di c. di stato, azione legale diretta a disconoscere la legittimità dello stato di figlio legittimo. Nel commercio marittimo, giorni di c. (ingl. cavilling days), i giorni di sospensione del decorso delle stallìe occorrenti per risolvere le contestazioni sorte fra comandante e noleggiatore durante le operazioni di carico e scarico. b. Azione e manifestazione di protesta, di aperta critica nei riguardi di persone, metodi, organismi; in partic., c. giovanile, protesta dei giovani contro le autorità costituite, inizialmente solo in campo scolastico (c. studentesca), in seguito anche e soprattutto in quello politico e sociale; c. globale del sistema, opposizione radicale nei confronti di tutto il sistema economico, sociale, politico e culturale esistente, svolta particolarmente dalle energie intellettuali sviluppatesi al di fuori della tradizionale sinistra parlamentare.