contrappunto
s. m. [comp. di contra- e punto2, dalla locuz. lat. mediev. ponere punctum contra punctum «segnare nota contro nota»]. – 1. a. In musica, arte di combinare con una data melodia (detta canto dato) una o più melodie contemporanee, vocali o strumentali, più o meno autonome (che si dicono anch’esse contrappunti rispetto al canto dato); c. doppio, quando le melodie combinate sono tali da consentire l’inversione della loro posizione reciproca (così che, per es., quella del tenore possa trasferirsi al soprano, e viceversa). b. fig. Fare il c. a qualcuno, imitarlo, fare le sue stesse cose. 2. Per estens., nel linguaggio della critica letteraria contemporanea, il modo di condurre una narrazione o altra opera letteraria su temi, motivi, o toni a contrasto seppur complementari: prosa tutta animata da un sottile c. critico-lirico; molti degli odierni romanzi neorealisti nascono da un c. di realismo documentario e di lirismo autobiografico. Anche, uno degli elementi o motivi di tale contrasto: il c. psicologico di una descrizione paesistica.