contrariare
v. tr. [dal lat. tardo contrariare, der. di contrarius «contrario»] (io contràrio, ecc.). – 1. Contrastare, ostacolare, impedire che il proposito di una persona abbia effetto: c. i disegni di qualcuno; mi contraria sempre in tutto; quando prende una decisione, non vuole essere contrariato. 2. Con soggetto di cosa: a. Irritare, provocare dispiacere o disappunto: questo ritardo mi ha contrariato molto. b. letter. Essere in opposizione, in contraddizione: la ragione ... suol contrariar la natura nelle altre cose (Leopardi); anche rifl. recipr.: è impossibile che due verità si contrarino (Galilei). ◆ Part. pres. contrariante, anche come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. contrariato, anche come agg., seccato, dolente, che prova e mostra disappunto per cosa ch’è contraria ai proprî desiderî: m’è sembrato molto contrariato per il tuo rifiuto.