contrarre
v. tr. [dal lat. contrahĕre, comp. di con- e trahĕre «trarre»] (coniug. come trarre). – 1. a. Tirare a sé, restringere, raggrinzare: c. la bocca, i muscoli, un nervo. b. Ridurre: in minor regno Contrasse il mar le sue procelle (Mascheroni). 2. a. Accogliere in sé, prendere, acquisire: c. una malattia, un vizio, una cattiva abitudine. b. Assumere: c. un debito, un’obbligazione. c. Stringere: c. un’amicizia, una parentela; c. familiarità con qualcuno. d. Concludere: c. un accordo, un patto, un’alleanza; in partic., e più com., c. matrimonio, sposarsi. Con uso assol., stipulare un contratto. 3. intr. pron. a. Raggrinzarsi: la sua faccia si contrasse in una smorfia di disgusto. Con uso più specifico, in fisiologia, riferito ai muscoli, subire una contrazione o anche una contrattura. b. Diminuire, ridursi: in questo periodo le vendite si sono contratte. c. In linguistica, sostituirsi di una vocale sola o di un dittongo a due o più vocali (v. contrazione). ◆ Part. pres. contraènte, anche come agg. e sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. contratto, anche come agg. (v. contratto1).