contrastare
(ant. contastare) v. intr. e tr. [dal lat. tardo contrastare, comp. di contra «contro» e stare «stare»; propr. «stare contro, opporsi»]. – 1. intr. (aus. avere) a. ant. Con la prep. a, opporsi, fare opposizione, creare impedimenti: Rade volte adiven ch’a l’alte imprese Fortuna ingiurïosa non contrasti (Petrarca). b. Con la prep. con, o in usi assol., litigare, contendere, discutere: è inutile c. con chi vuole sempre aver ragione; stanno contrastando per cose da nulla; smettete di c.; sarà come tu dici, non contrasto; in senso fig., discordare, essere in disaccordo, in opposizione: i fatti contrastano con le nostre previsioni; i nostri punti di vista contrastano; essere in contrasto: il blu contrasta col marrone. c. Lottare: c. con la morte, col male; con l’umano Valor forse contrasta il fato invano (Leopardi). 2. tr. a. Avversare, ostacolare, cercare di togliere una cosa a qualcuno o di impedire che l’ottenga: c. il premio, una gioia, la riuscita di un’impresa a qualcuno; nessuno mi può c. i miei diritti; perché mi contrasti in tutti i miei piani?; c. un’opinione, impugnarla; c. il passo ai nemici, resistere, impedir loro d’avanzare; non com., c. il vento, con riferimento a un’imbarcazione a vela, navigare stringendo il vento il più possibile. b. non com. Con valore reciproco, contrastarsi una cosa, contendersela, disputarsela, fare a gara per averla: contrastarsi una posizione, un impiego, una ragazza; i bambini si contrastavano le caramelle. ◆ Part. pres. contrastante, anche come agg., contrario, discordante: opinioni, colori contrastanti; meno usato come s. m., chi contrasta, oppositore. ◆ Part. pass. contrastato, anche come agg. (v. la voce).