contratto di espansione loc. s.le m. Strumento di programmazione aziendale, basato su un accordo tra impresa e governo, che consente anche di programmare nel tempo un piano di assunzioni nel quale indicare il numero dei lavoratori da assumere e di quelli che, a determinate condizioni, possono accedere ad un’indennità che precede la pensione. ♦ Art. 26 quater - Sostegno alle imprese nei processi di sviluppo tecnologico - 1. Il titolo III del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, è sostituito dal seguente: "TITOLO III CONTRATTO DI ESPANSIONE - Art. 41
(Contratto di espansione). - 1. In via sperimentale per gli anni 2019 e 2020, nell'ambito dei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle imprese con un organico superiore a 1.000 unità lavorative che comportano, in tutto o in parte, una strutturale modifica dei processi aziendali finalizzati al progresso e allo sviluppo tecnologico dell'attività, nonché la conseguente esigenza di modificare le competenze professionali in organico mediante un loro più razionale impiego e, in ogni caso, prevedendo l'assunzione di nuove professionalità, l'impresa può avviare una procedura di consultazione, secondo le modalità e i termini di cui all'articolo 24, finalizzata a stipulare in sede governativa un contratto di espansione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o con le loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero con la rappresentanza sindacale unitaria. (Gazzetta Ufficiale.it, 29 giugno 2019, Decreto-legge 30 aprile 2019 n. 34) • L'emendamento fissa il perimetro di applicazione della misura. "Nell'ambito dei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione", si spiega, le imprese che avviano uno "strutturale" sviluppo tecnologico dell'attività potranno stipulare "un contratto di espansione con il ministero del lavoro e le associazioni sindacali" con la previsione di nuove assunzioni. Per i lavoratori che invece si trovano "a non più di 84 mesi" dalla pensione "il datore di lavoro riconosce per tutto il periodo e fino al raggiungimento del diritto" una indennità mensile "liquidabile in unica soluzione commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro così come determinato dall'Inps". (Repubblica.it, 3 giugno 2019, Economia) • Ma come funziona l'esodo verso il trattamento agevolato? Per attivare il contratto di espansione occorre un accordo tra l'azienda e il governo: con la risoluzione del rapporto di lavoro sarà l'azienda a riconosce al lavoratore una indennità mensile commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto di impiego. (Alberto Berlini, Today.it, 20 dicembre 2020, Economia) • Quali misure? «Sto lavorando, in particolare, a quelle che possono favorire il ricambio generazionale. Mi riferisco al contratto di espansione, che consente, con un accordo tra azienda e sindacati, di mandare i lavoratori anziani in pensione fino a 5 anni prima, in cambio dell’assunzione di giovani. Inizialmente, questo strumento era riservato alle aziende molto grandi, con più di mille dipendenti. Dall’inizio della pandemia la platea è stata via via ampliata fino ad arrivare, con il decreto Sostegni bis, alle imprese con più di 100 dipendenti. Adesso si tratta di scendere sotto questa soglia». (Tiziana Nisini, sottosegretaria al Lavoro, intervistata da Enrico Marro, Corriere della sera.it, 4 giugno 2021, Economia).
Espressione composta dal s. m. contratto, dalla prep. di e dal s. f. espansione.