contratto di inserimento
loc. s.le m. Contratto di lavoro finalizzato a inserire o reinserire un lavoratore in un’impresa, attraverso un progetto individuale di adattamento delle sue competenze professionali al contesto lavorativo dell’impresa stessa. ◆ Per il resto, nel settore privato si possono già applicare i contratti di inserimento che hanno sostituito i vecchi contratti di formazione e lavoro: sono i preferiti dagli imprenditori, secondo un’indagine di Assolombarda prevedono di utilizzarli il 60,6% delle imprese. (Giampiero Guadagni, Avvenire, 23 ottobre 2004, p. 3, In vetrina) • E le altre forme di lavoro non stabile? «Lavoro a chiamata» e «contratto di inserimento» stanno avendo di fatto un’applicazione ridottissima; (Pietro Ichino, Corriere della sera, 15 aprile 2006, p. 30, Opinioni) • Inoltre il piano Damiano prevede di riordinare gli incentivi all’occupazione, che dovrebbero essere concentrati verso tre soli obiettivi: donne, disoccupati sopra i 50 anni e giovani. Viene previsto il «contratto di inserimento», con sgravi fiscali e contributivi per le imprese che lo utilizzeranno. (Teresa Pittelli, Stampa, 23 luglio 2007, p.10, Interno).
Espressione composta dal s. m. contratto, dalla prep. di e dal s. m. inserimento.
Già attestato nella Repubblica del 30 aprile 1989, p. 4.