controappello
(contro-appello), s. m. Appello che si contrappone a un appello precedente fatto da altri. ◆ [tit.] Appello per il lavoro / Ecco il testo del contro-appello sulla riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (Foglio, 16 marzo 2002, p. 1, Prima pagina) • Il più disponibile è apparso Pierluigi Castagnetti, capogruppo della Margherita a Montecitorio, per il quale «se davvero si vuole un nuovo clima di collaborazione non si può che partire dalle regole e dalle riforme istituzionali». «La maggioranza si fermi -- è stato il suo contro-appello -- e rifletta insieme all’opposizione». (Giornale di Brescia, 8 marzo 2004, p. 2, Interno) • L’incontro semiclandestino di ieri con Goffredo Bettini non ha sortito passi avanti, «siamo punto e a capo» ha sbuffato Emma [Bonino] quando Marco (Cappato) le ha raccontato della riunione col plenipotenziario di [Walter] Veltroni. E dunque a Torre Argentina si lotta contro il tempo a colpi di mail, telefonate ai vip amici, appelli e controappelli. (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 15 febbraio 2008, p. 12, Politica).
Derivato dal s. m. appello con l’aggiunta del prefisso contro-.
Già attestato nella Repubblica del 17 giugno 1988, Affari & Finanza, p. 22 (Eugenio Occorsio), nella variante grafica contro appello.