controfestival
(contro-festival), s. m. inv. Festival alternativo; manifestazione musicale che si contrappone al festival per antonomasia, quello di San Remo. ◆ Amilcare [Rambaldi] ha organizato per circa un quarto di secolo il «contro-festival» più appassionato d’Italia. (Repubblica, 2 febbraio 1999, p. 38, Spettacolo) • Le vibrazioni che attraversano la città sono forti. Mantova Musica Festival è partito con la giusta tensione. […] Non è tanto un controfestival di Sanremo, a dispetto del nome del teatro, Ariston che riecheggia in Riviera come nella bassa Lombarda. Qui […] il tentativo è quello di riproporre con altro taglio il festival della letteratura. (Antonello Catacchio, Manifesto, 3 marzo 2004, p. 15, Visioni) • Giusto per precisare ancora una volta che non si trattava di un controfestival, [Giuseppe] Povia ha detto: «Ho saputo delle polemiche sugli ascolti. Non vogliamo che si fermi nessun festival e l’Indipendent Music Day è vicino al Festival della canzone italiana». (Enrico Ferrari, Stampa, 28 febbraio 2008, p. 42).
Derivato dal s. m. inv. festival con l’aggiunta del prefisso contro-.
Già attestato nella Repubblica del 23 agosto 1985, p. 1, Prima pagina (Giorgio Bocca).
V. anche antiSanremo, contro-Sanremo.