controindagine
s. f. Indagine investigativa svolta dall’avvocato difensore di un cittadino indiziato o imputato per aver commesso un reato. ◆ Ai magistrati è stata sufficiente poco più di un’ora di camera di consiglio per rigettare l’istanza di scarcerazione, 50 pagine con le quali i legali dell’indagato, [Giuseppe] Di Mascio e [Silvana] Cristoforo, hanno tentato di costruire una controindagine. (Tiziana Cardarelli, Corriere della sera, 5 marzo 2003, p. 52, Frosinone) • Pedinato per mesi, monitorato nelle sue abitudini quotidiane, l’insospettabile è stato «studiato» nelle frequentazioni non solo in Vallée ed è stato seguito come un’ombra fin sotto casa, fino a quando cioè non si è accorto di avere il fiato sul collo. Solo a quel punto la controindagine s’è dovuta interrompere (Gian Marco Chiocci, Giornale, 21 luglio 2004, p. 2, Il fatto) • Per lui erano stati chiesti 6 anni e otto mesi. Il suo legale cominciò vere e proprie controindagini. Fin quando non spuntò un signore che quel giorno era in lungo Stura Lazio e che si ricordò perfettamente che Claudio Cucos era stato lì fino a una certa ora e che poi lo aveva incontrato di nuovo alla casa di accoglienza Umberto I in un orario compatibile con il crimine contestato. (Giuseppe Legato, Stampa, 21 aprile 2007, p. 59, Cronaca di Torino).
Derivato dal s. f. indagine con l’aggiunta del prefisso contro-.
Già attestato nella Repubblica del 18 gennaio 1986, p. 47, Rapporto Lombardia.