controversialita
controversialità s. f. inv. La capacità, l’abilità di suscitare controversie. ◆ Con filologica malizia, il grande storico francese Jérôme Carcopino inanellò, nel 1947, molti di quei contraddittori giudizi: [...] Opportunista, banderuola, voltagabbana, le accuse più gentili rivolte a un intellettuale non da scrivania. Credo che in una certa parte del suo profilo gli odierni terzisti potrebbero riconoscere un loro guru, un predecessore nell’arte di coltivare la controversialità e la dissimulazione. (Marco Lombardi, Repubblica, 22 febbraio 2005, Napoli, p. I) • Il motivo? «Vendere tante copie. E la controversialità, oggi, è più redditizia della tradizione». Che lui [Mario Batali], comunque, continua a preferire. (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 12 ottobre 2007, p. 31, Cultura).
Derivato dall’agg. controversiale con l’aggiunta del suffisso -ità.
Già attestato nel Corriere della sera del 23 marzo 1993, p. 33, Terza pagina (Giulia Borgese).