coordinata
s. f. [part. pass. femm. di coordinare]. – Ciascuno degli enti geometrici e matematici (lunghezze, angoli e sim.) atti a individuare un punto su una linea, nel piano o nello spazio; anche, ciascuno dei numeri che rappresentano tali enti geometrici. In partic.: 1. In geometria, c. di un punto sulla retta (detta anche c. ascissa o assol. ascissa), distanza del punto dall’origine, la cui misura, espressa con un numero reale, sarà positiva o negativa secondo che il verso sia uguale o contrario a quello fissato come positivo sulla retta. C. cartesiane di un punto nel piano, sistema di coordinate ottenuto fissando nel piano un punto (detto origine) e, per esso, due rette orientate (dette assi cartesiani), generalm. perpendicolari, denominate rispettivamente ascissa (o asse delle x) e ordinata (o asse delle y), per cui a ogni punto del piano si può far corrispondere una coppia ordinata di numeri reali che indicano rispettivamente le distanze di esso, con segno positivo o negativo, dall’asse delle ordinate o delle ascisse. C. cartesiane di un punto nello spazio: fissate nello spazio tre rette che si possono considerare spigoli di un triedro, fornite di un sistema di ascisse con origine comune nel punto O, e, preso nello spazio un qualsiasi punto, conducendo per tale punto i tre piani paralleli alle facce del triedro, essi incontreranno gli spigoli Ox, Oy, Oz in tre punti le cui ascisse sono le tre coordinate cartesiane del punto, denominate nell’ordine ascissa, ordinata, quota. C. polari di un punto nel piano: sono i due numeri ρ, ϑ, chiamati rispettivamente raggio vettore e anomalia (o azimut), i quali indicano, rispettivamente, la distanza del punto da un punto fisso (detto polo) e l’angolo, espresso in radianti, compreso tra una semiretta prefissata con origine nel punto fisso (detta asse polare) e la semiretta con origine nel punto fisso passante per il punto considerato. C. polari di un punto nello spazio: presi nello spazio un punto O (detto polo), una retta orientata r passante per questo punto (detta asse polare) e un verso positivo nel fascio di piani aventi la retta come asse, sono denominati c. polari i tre numeri che individuano un punto nello spazio, indicanti la distanza ρ dal polo, l’angolo ϑ compreso fra le due rette orientate r e OP, l’angolo ϕ compreso tra i due semipiani α e Pr; tali coordinate (dette anche sferiche) sono denominate, rispettivam., raggio vettore, colatitudine o distanza zenitale, longitudine o azimut. C. curvilinee, generalizzazione delle coordinate cartesiane in cui gli assi di riferimento rettilinei siano sostituiti da linee curve, definite mediante equazioni. 2. In astronomia, c. celesti, coordinate curvilinee sferiche, atte a individuare la posizione di un astro sulla sfera celeste, determinate su cerchi paralleli o ortogonali a un particolare cerchio massimo della sfera celeste (detto cerchio base) che divide la sfera stessa in un emisfero positivo e uno negativo e sul quale si scelgono un punto di origine e un verso. Più in partic.: c. altazimutali (o orizzontali), nelle quali il cerchio base è l’orizzonte e l’emisfero positivo contiene lo zenit; c. eclitticali, aventi l’eclittica per cerchio base e come emisfero positivo quello contenente il polo dell’eclittica; c. equatoriali, le più comunemente usate, aventi per cerchio base l’equatore celeste e per origine il punto vernale (l’ascissa prende il nome di ascensione retta e l’ordinata quello di declinazione); c. galattiche, aventi per cerchio base l’equatore galattico; c. orarie, analoghe a quelle equatoriali salvo il verso e il punto d’origine. 3. In geografia, c. terrestri, coppia di angoli atti a individuare, astraendo dall’altitudine, la posizione di un punto della superficie terrestre, intesa come superficie del geoide, facendo riferimento al piano equatoriale (piano ortogonale all’asse della rotazione terrestre, condotto per il centro della terra) a cui vengono riferite le latitudini, e alla località di Greenwich alla quale si fa riferimento per le longitudini. C. geocentriche, sistema di coordinate per le quali, facendo riferimento alla superficie del geoide, si assume l’asse della rotazione terrestre come asse polare, il centro della terra come polo e il semipiano uscente dall’asse di rotazione terrestre e passante per Greenwich come semipiano polare. C. geografiche o geodetiche, sistema di coordinate terrestri che fanno riferimento alla superficie di un ellissoide (l’ellissoide geodetico internazionale) il quale ha dimensioni fissate per convenzione in modo tale da essere il più possibile approssimate alla superficie del geoide. C. geomagnetiche, sistema di coordinate al quale vengono riferiti i punti della superficie terrestre nella trattazione di problemi inerenti al magnetismo terrestre, secondo un sistema analogo a quello delle coordinate geografiche in cui, però, gli elementi di riferimento sono l’equatore geomagnetico e il meridiano passante per il polo magnetico. 4. Con uso fig., le c. culturali di un movimento, di una teoria, e sim., i presupposti culturali da cui ha origine o in cui trova la sua collocazione; estens., perdere le c., perdere l’orientamento. 5. In sintassi, proposizione coordinata (v. coordinato, n. 1 b).