coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente coordinati. b. In sintassi, di frasi unite tra loro da rapporto di coordinazione: proposizioni c.; spesso sostantivato al femm.: la c. alla principale; le c. e le subordinate. Nella logica formale, concetti c., concetti che si trovano in un rapporto di coordinazione. 2. agg. In geometria, assi c., insieme di due rette nel piano, e di tre nello spazio, uscenti da un medesimo punto, a due a due ortogonali, o no, fra loro, su ciascuna delle quali sia stato fissato un sistema di ascisse così che esse possano costituire un sistema di riferimento rispettivam. per il piano o per lo spazio. 3. agg. In chimica, detto di molecola o ione negativi uniti per mezzo di legami secondarî all’atomo metallico di uno ione complesso. 4. agg. Nel linguaggio dell’industria, del commercio, della moda e della pubblicità, riferito a prodotti di una medesima linea o serie armonizzati insieme soprattutto per aspetti formali: stoffe (diverse) per gonna e camicetta a colori c.; carte da parato a disegni coordinati (o, con uso participiale, carte da parato coordinate alla tappezzeria dell’arredamento, elettrodomestici coordinati con i mobili, ecc.). 5. s. m. Serie o gruppo di prodotti di fattura e destinazione diversa ma analoga, realizzati in modo da offrire un accostamento gradevole di forme, linee, colori, disegni: un c. per bagno in ceramiche pregiate; spec. nell’industria dell’abbigliamento: un c. sportivo (gonna e pullover; pantaloni e camicia, ecc.), un c. da pomeriggio.