coppella
coppèlla s. f. [dim. di coppa1]. – 1. a. Piccolo crogiolo, a struttura porosa, formato da cenere d’ossa polverizzata, calcinata, compressa entro stampi, usato per affinare i metalli preziosi (col riscaldamento all’aria le impurezze presenti nel metallo da affinare si ossidano e vengono assorbite dalla coppella stessa); oro di c., oro purissimo, e, fig., cosa o persona eccellente, perfetta; prendere per oro di c., una notizia o sim., per cosa schietta, assolutamente vera. Oggi indica la vasca o bacino dei forni in cui si fa l’affinazione dell’argento col processo detto appunto «di coppellazione». b. Moneta di c., moneta d’argento ad alto titolo del valore di 6 lire fiorentine, coniata a Firenze nel 1656 per il commercio con il Levante. 2. Negli impianti idraulici degli edifici, mantello di agglomerato di sughero con il quale si usa avvolgere le tubazioni d’acqua fredda, preventivamente bitumate, per evitare l’inconveniente del trasudo. 3. region. ant. Piccolo vaso, orcio, spec. per contenere il vino.