coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono o copèrsero; part. pass. copèrto). – 1. a. In genere, mettere o anche stendere sopra o davanti o intorno a un oggetto qualche cosa che serva a proteggerlo, a ripararlo dall’aria, dalla polvere, dalla luce, o da quanto altro possa in qualche modo recargli danno, o che abbia lo scopo o il risultato di occultarlo alla vista (usato assol. o con la prep. con, più raram. con la prep. di): c. il tavolo con un tappeto; c. il libro con una copertina; coprirsi la faccia con le mani; c. il muro di uno strato d’intonaco; c. la pentola, metterle sopra un coperchio; c. il fuoco, spargervi sopra della cenere perché non si spenga; nel gioco, c. una carta, mettervi sopra un’altra o collocarla con la faccia in basso (ma c. le carte, tenerle in modo che l’avversario non possa vederle). b. Riparare con panni o altro una parte del corpo: copri bene il bambino prima di mandarlo a scuola; coprirsi le spalle con uno scialle; coprirsi il capo (o assol. coprirsi), mettersi il cappello o il berretto in testa. Nel rifl., ripararsi dal freddo o dall’aria mettendosi panni indosso o tirandosi sopra le coperte del letto: copritevi bene prima di uscire; non hanno di che coprirsi; si era coperto con le lenzuola fino al naso. c. fig. Colmare, riempire: c. uno di baci, di carezze, di gentilezze, di onori, di regali, di botte, di ingiurie. Nel rifl., procurarsi in grande quantità: coprirsi di gloria; coprirsi d’infamia; Coprendomi di ridicolo scrivo lettere D’amore a traditi amori di un’epoca trascorsa (Dario Bellezza). 2. a. Essere disteso o collocato sopra: un drappo funebre copriva la bara; sollevò il velo che copriva il quadro; una lieve peluria gli copriva il labbro e le guance. Occupare uno spazio in tutta la sua superficie: la nebbia copriva tutta la valle; Serse, volendo occupare la Grecia, coprì il mare di navi (M. Villani); quella sponda Coprìr le invitte schiere De’ corpi ch’alla Grecia eran devoti (Leopardi). Nell’intr. pron., coprirsi, essere occupato, rivestito da qualcosa che si stende o diffonde sopra: il cielo si era coperto di nuvole; fig., il volto gli si coperse di rossore. b. Negli accoppiamenti di animali, montare la femmina: far c. la vacca dal toro; la cavalla non è stata ancora coperta. c. Collocarsi o trovarsi davanti a un oggetto, in modo da toglierlo totalmente o parzialmente alla vista: l’eclissi era al colmo e la luna copriva ormai quasi l’intero disco del sole; poet., offuscare una luce superandola d’intensità: Come stella che ’l sol copre col raggio (Petrarca). Riferito a persona: ecco lo scocciatore! coprimi, che non voglio farmi vedere; nel linguaggio milit. e ginnico, coprirsi, allinearsi; e così star coperti, marciare, procedere coperti (anche come ordine: coperti!). d. estens. Superare d’intensità un suono in modo che non si senta: la musica era troppo forte e copriva la voce dei protagonisti; il rullo dei tamburi coprì le sue ultime parole; Il clamor delle turbe vittrici Copre i lai del tapino che muor (Manzoni). 3. fig. a. Proteggere da offese o pericoli, e in partic., nel linguaggio militare, proteggere dall’offesa nemica: c. la ritirata di un battaglione; l’artiglieria copriva con tiri allungati i reparti avanzati; nel rifl.: c. dai colpi dell’avversario. Nel gioco degli scacchi (per lo più con uso assol.), parare uno scacco interponendo un pezzo o un pedone in modo da annullare l’azione del pezzo avversario. b. Garantire da rischi o da perdite, soprattutto riferito a società d’assicurazioni: c. contro il furto, l’incendio, i sinistri; l’assicurazione che ho fatto mi copre da ogni responsabilità civile verso terzi; più spesso nel rifl. o nel passivo: coprirsi da ogni rischio (mediante contratti di assicurazione o riassicurazione, o con altre misure di carattere economico); essere coperto in caso di perdita del carico. c. Occultare, nascondere: la mamma copre spesso le marachelle dei figli; c. le gravi responsabilità, le colpe, gli abusi di un funzionario, dei proprî sottoposti o protetti; impedire la conoscenza e divulgazione di fatti o notizie: i risultati dell’inchiesta sono coperti dal segreto istruttorio. d. Fare riparo a qualcuno con la propria autorità in modo che le sue colpe o responsabilità non siano scoperte o punite: è un dirigente che sa c. i proprî collaboratori; si sente sicuro, perché c’è qualcuno in alto che lo copre (o, più com., che gli copre le spalle). 4. Altri usi fig.: a. Esercitare, rivestire una determinata funzione professionale o politica: c. una cattedra, una carica amministrativa, un importante posto direttivo. In questo sign., si alterna con ricoprire, e con il più proprio occupare. b. C. una distanza, percorrerla, in genere specificando il tempo impiegato: è un aereo di nuovo tipo che copre la distanza da Parigi a New York in poco più di quattro ore; soprattutto con riferimento a percorsi in gare sportive: il vincitore ha coperto i 180 km in 4 ore e mezza. c. C. le spese, recuperare le spese sostenute: la diaria che mi dà la mia amministrazione non basta neanche a c. le spese di missione. ◆ Part. pres. coprènte, anche come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. copèrto, anche come agg. e s. m., con accezioni proprie (v. coperto1 e coperto2).