copriseno
s. m. Capo d’abbigliamento femminile ideato come elemento di biancheria intima o come fascia ornamentale che copre il petto. ◆ «Se dovesse dar retta a tutti, Giovanna [Melandri] dovrebbe avere almeno dodici sosia», la difende Chicco Testa, presidente dell’Enel, lui sì venuto a curiosare tra ragnatele e mosaici di voile color porpora, ocra, acciaio, corpetti incrostati di ricami al silicone, copriseno di rame, collane come balconcini di ferro battuto, la crinolina in meryl (fibra made in Fiat) sotto cui in sei procedono carponi e l’abito con gonna a gabbia, foglie, fiori, più un pappagallo, una iguana e due tartarughe come accessori vivi. (Giovanna Cavalli, Corriere della sera, 24 gennaio 1999, p. 14) • Copriseno che girano dietro al collo e scendono liberi sul davanti, con sopra stole a giro maniche, che s’indossano, in seta nera doppiata con la garza di cotone nella ricerca «dell’inedito». (Silvia Viterbo, Repubblica, 12 aprile 2002, p. 10, Giorno e notte) • «Questo San Valentino è all’insegna del completino intimo sexy -- afferma Ilaria, dipendente di Yamamay. -- Per le donne vanno di moda perizomi con cuoricini rossi e bustino [...]». Particolari anche il completo perizoma più copriseno con le piume fuxia, esposto nella vetrina di Tezenis. (Sara Marcolla, Trentino, 14 febbraio 2008, p. 24, Cronaca di Trento).
Composto dal verbo coprire e dal s. m. seno.
Già attestato nella Repubblica del 21 ottobre 1990, p. 22, Cronaca (Natalia Aspesi).