copulativo
agg. [dal lat. tardo copulativus, der. di copulare «unire, accoppiare»]. – 1. Che congiunge o serve a congiungere, spec. come termine grammaticale: congiunzioni c., le cong. e, né, in quanto uniscono semplicemente due termini o due proposizioni (per es.: «pane e formaggio»; «non sa leggere né scrivere»; «esco un momento e torno subito»); verbi c., il verbo essere e anche i verbi parere, sembrare, stare, rimanere, diventare, riuscire, nascere, vivere, morire e qualche altro, quando servono a unire il soggetto col predicato nominale (per es.: «quel quadro mi sembra bello», «egli rimase assente tutto il pomeriggio», «visse povero», ecc.). 2. Nella logica, giudizio c., quello (opposto al giudizio congiuntivo) in cui un solo predicato è affermato o negato da più soggetti.