corallo1
corallo1 s. m. [lat. tardo corallum, class. corallium, curalium, ecc., dal gr. κοράλλιον, κουράλιον, ecc.]. – 1. Nome, in zoologia, delle varie specie di antozoi delle sottoclassi octocoralli ed esacoralli e, nell’uso com., dei loro scheletri calcarei o cornei, arborescenti. Particolarmente noto e pregiato il c. rosso (lat. scient. Corallium rubrum), detto anche c. nobile, colonia costituita da molti individui o polipi bianchi, il cui scheletro calcareo ha l’aspetto di un arboscello, alto dai 15 ai 30 cm, di colore dal rosso cupo al rosa pallidissimo; vive sugli scogli che si ergono dai fondi sabbiosi presso le coste, fra i 50 e i 200 m di profondità, formando i cosiddetti banchi di corallo; viene di solito raccolto (pesca del c.) con uno speciale attrezzo (ingegno) che viene trascinato sui banchi corallini, e destinato alla lavorazione per farne collane, monili, decorazioni varie. 2. a. Pezzo di corallo lavorato: collana, corno, spilla, medaglione di c.; una statuina di c.; orecchini con pendenti di c.; un diadema incastonato di giade e coralli. b. In funzione appositiva, rosso c., colore rosso intenso, caratteristico del corallo di tinta più viva; anche assol. corallo, spec. nella locuz. fig. labbra di corallo. Per i serpenti corallo, così chiamati per la pelle vivacemente colorata in rosso e altri colori, v. serpente. 3. Nel linguaggio di cucina (per calco del fr. corail), le uova di alcuni crostacei, di colore rosso, adoperate per legare e colorare salse che accompagnano il pesce lesso.