Corecom
(Co.re.com.), s. m. inv. Acronimo di Comitato regionale per le comunicazioni. ◆ Assicurare a livello locale il controllo e il rispetto delle leggi nel settore delle comunicazioni. Con quest’obiettivo il Consiglio regionale [del Lazio] ha approvato, lunedì, la proposta di legge che istituisce il Co.re.com., Comitato regionale per le comunicazioni. (Osservatore romano, 25 aprile 2001, p. 8, A Roma) • Guerra alle teletruffe. Dopo la Guardia di finanza, scendono in campo anche gli Organismi di vigilanza sulle tv: a lanciare una campagna contro i videoimbonitori sono ora i Comitati regionali per le comunicazioni (Corecom), le task force istituite dall’Authority in ogni regione con il compito di vigilare sulle emittenti locali. (Giornale, 31 gennaio 2002, p. 16, Cronache) • «La formazione di un ragazzo è il risultato dell’azione congiunta di più soggetti -- spiega Lucrezia Stellacci, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per la Puglia -- dove un ruolo particolarmente importante è rivestito dai media. Quello che i ragazzi apprendono dalla televisione, diventa per loro verità inconfutabile. Per limitare i comportamenti violenti o gli episodi di bullismo, c’è bisogno anche di una corretta informazione». Ecco perché nel progetto «Smonta il bullo» -- che è presente non solo sul territorio regionale ma anche su quello nazionale -- è importante il contributo del Corecom, il comitato regionale per la comunicazione. (Camilla Povia, Repubblica, 25 aprile 2008, Bari, p. VII).
Già attestato nel Corriere della sera del 9 dicembre 1997, p. 2 (Piero Badaloni), nella variante grafica CoReCom.