corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto: le lettere di s. Paolo ai Corinzî. In partic.: ordine c., uno degli ordini architettonici classici, caratterizzato da capitello con foglie di acanto e volute angolari, fusto della colonna scanalato, base con toro e gola (analogam., capitello c.; acanto c.; tempio c.); stile c., vasi c., vasi di vario tipo (ariballi, alabastri, pissidi, tazze e, in un secondo tempo, idrie, anfore, crateri) prodotti a Corinto a partire dagli ultimi decennî del sec. 7° a. C., e poi diffusi e imitati in tutto il bacino del Mediterraneo fino al sec. 5° a. C.: sono caratterizzati nella fase più antica da elementi decorativi geometrici, poi da fregi orientalizzanti, e infine da figure nere su fondo chiaro o rosso.