coro1
còro1 s. m. [dal lat. chorus, gr. χορός, con il sign. 1]. – 1. Nell’antica Grecia, gruppo di danzatori che accompagnavano con la danza il canto in onore di qualche dio; la danza stessa, e il luogo in cui essa avveniva. In seguito, nella tragedia e nella commedia del teatro greco, gruppo di danzatori i quali, nel corso di danze mimiche e fortemente espressive con accompagnamento musicale, declamavano brani di carattere lirico con funzioni di personaggio collettivo; anche, la parte della tragedia o della commedia destinata a essere cantata dal coro. Di carattere diverso, sebbene vogliano idealmente congiungersi ai cori della tragedia greca, sono i cori introdotti dal Manzoni nelle sue tragedie, cioè nell’Adelchi e nel Conte di Carmagnola, brani lirici in cui il poeta parla in prima persona. 2. a. Unione di più cantori nella simultanea esecuzione d’una stessa parte (c. monodico) o di più gruppi di cantori nella simultanea esecuzione di altrettante parti di concerto (c. polifonico): la preparazione dei c.; maestro del c.; c. maschile, femminile, misto; c. di voci bianche; il c. della Scala, del Teatro dell’Opera; un c. di alpini, di partigiani; coro di canonici, di frati, di monache, complesso di religiosi che cantano insieme l’uffizio salmodiando in apposito luogo (detto anch’esso coro), e il salmodiare stesso. b. Componimento musicale per cori: un c. del Palestrina. 3. estens. a. Canto di più animali insieme: il c. delle cicale, un c. di ranocchi. b. Complesso di parecchie persone che dicono concordemente la medesima cosa; parole o giudizî pronunciati contemporaneamente e in modo concorde da più persone: un c. d’ingiurie lo inseguì; la sua proposta è stata accolta da un c. di approvazioni; si levò contro di lui tutto un c. d’accuse; «Tua madre è morta», mi diceva un c. Sommesso immemorabile sereno (Penna). c. Locuzioni: in coro, insieme, con canto concorde: cantare, salmodiare in coro; spesso estens.: gridare, rispondere in coro, tutti insieme; fare coro a qualcuno, mostrar d’approvare le opinioni, i giudizî da lui espressi, unirsi a lui in quello che ha detto. 4. Adunanza, schiera di spiriti celesti: il c. dei Profeti, il c. delle Muse; cori degli angeli, o c. angelici, le nove schiere in cui sono divisi gli angeli secondo il grado della loro perfezione. 5. Parte delle chiese cristiane, situata nella zona terminale della navata centrale, ove si raccolgono i religiosi per accompagnare col canto gli uffici sacri; anche, l’insieme degli stalli lignei disposti nel coro per i cantori: arrivò a tempo d’andar in coro a cantar sesta (Manzoni). 6. poet. Insieme di cose disposte in cerchio: nel festante coro De le grandi Alpi la regal Torino (Carducci). ◆ Dim. corétto, con accezioni partic. (v. coretto1).