corpuscolo
corpùscolo s. m. [dal lat. corpuscŭlum, dim. di corpus «corpo»]. – In genere, corpo piccolissimo, minutissima particella di sostanza corporea. Con accezioni specifiche: 1. In fisica, ogni ente dotato di una sua individualità, macroscopicamente piccolo, o anche di dimensioni microscopiche o submicroscopiche, ma in genere risultante già dall’organizzazione di più particelle (micelle colloidali, cellule, grani di pulviscolo, di fumo, ecc.); in certi casi è sinon. di particella elementare. 2. In anatomia, elemento istologico o piccola formazione di dimensioni microscopiche; in partic., nome di terminazioni sensitive di proporzioni microscopiche o ai limiti della visibilità a occhio nudo, di forma ovulare, rotondeggiante, clavata, ecc., situate nello spessore del tessuto sottocutaneo, del derma o dell’epidermide e deputate alla ricezione di stimoli tattili, termici e dolorifici, come i c. di Pacini, di Ruffini, di Malpighi, ecc., o i c. del gusto (detti anche bottoni o gemme gustative), che, situati nella mucosa linguale, rappresentano gli organi essenziali del gusto. Il termine indica anche formazioni endocellulari, o addirittura interi piccoli organi. Con uso più generico, c. bianco, c. rosso, lo stesso che globulo bianco, rosso.