correggere
corrèggere v. tr. [dal lat. corrigĕre, comp. di con- e regĕre «reggere, dirigere», rifatto secondo reggere] (coniug. come reggere). – 1. a. Rendere migliore e più esatto eliminando errori, imperfezioni, difetti e sim.: c. le bozze di stampa; c. un conto sbagliato; c. un progetto; c. il difetto di un abito; c. la propria pronuncia; c. un compito scolastico e c. gli errori di un compito scolastico, indicare gli errori e sostituire le frasi, parole, affermazioni erronee o inesatte con quelle più corrette ed esatte; analogam., c. i difetti della vista, dell’udito, porvi rimedio con l’uso di occhiali, di apparecchi acustici, ecc. Riferito a persona, avvisarla di un errore commesso, farle notare un suo difetto, anche abituale, indicandole insieme il modo di eliminare l’uno (o porvi rimedio) e di evitare l’altro: c. qualcuno dei suoi difetti e c. i difetti di qualcuno (più genericam., c. un proprio difetto, toglierselo); se sbaglio corrèggimi; è testardo e non si lascia c.; in senso morale, rendere migliore togliendo (con ammonimenti, consigli, rimproveri, castighi) cattive abitudini o inclinazioni: i figli vanno corretti in tempo. b. Nel rifl., correggersi, migliorare la propria condotta, il proprio carattere; correggersi di un vizio, di un difetto, liberarsene. Con sign. più partic., sostituire immediatamente, nel parlare, una dizione o parola o risposta errata con quella giusta, un’espressione o frase appena pronunciata con altra meglio rispondente al proprio concetto o alle proprie intenzioni. 2. estens. a. Nel linguaggio scient. e tecn., effettuare, apportare una correzione: c. i dati forniti da uno strumento di misurazione; c. la rotta; c. un terreno, migliorarne la qualità mediante l’aggiunta di correttivi; c. un torrente, ridurne la pendenza; c. il corso di un fiume, raddrizzarne le sponde, regolarne l’alveo. b. Riferito a bevande, aggiungervi delle sostanze per modificarne il sapore, l’odore, per mitigarne o aumentarne la forza e sim.: c. il caffè, con aggiunta di anice, rum, cognac; c. il vino; c. un farmaco. 3. ant. Guidare, reggere, governare: esta fiera è fatta fella Per non esser corretta da li sproni (Dante); tutti costoro Con altri molti il mio scettro corregge (Ariosto). ◆ Part. pass. corrètto, anche come agg. (v. la voce).