correlazione
correlazióne s. f. [dal lat. mediev. correlatio -onis, comp. di con- e relatio -onis «relazione»]. – Relazione reciproca, intima corrispondenza tra due termini, tra due (o anche tra più) elementi: fatti che sono in c.; idee che hanno (o non hanno nessuna) c. tra loro; mettere in c. due avvenimenti; stabilire una c. tra un nuovo indizio e quelli già raccolti. Con accezioni specifiche: 1. In biologia, principio della c. delle forme, principio secondo cui le parti che costituiscono un organismo vivente sono legate in modo che nessuna di esse può cambiare senza che tutte le altre si modifichino, poco o molto. 2. In fonologia, c. di fonemi, opposizione di due o più fonemi correlativi. 3. In geometria, sinon. di reciprocità, cioè corrispondenza tra enti, come caso particolare della proiettività (una importante correlazione nel piano è la polarità rispetto ad una conica). 4. In grammatica, il rapporto a distanza che si stabilisce tra elementi sintattici correlativi (v. correlativo); c. dei tempi, espressione con cui è talora tradotta la locuz. lat. dei grammatici consecutio temporum (v.). 5. In neurologia, combinazione che, nei centri sensoriali spinali o encefalici, avviene tra impulsi centripeti, i quali si integrano a vicenda in modo da provocare appropriate reazioni motorie. 6. In statistica, c. tra due variabili (empiriche), situazione per cui una di esse tende a variare con approssimazione più o meno grande in funzione dell’altra (e coefficiente di c. è detto l’indice statistico che misura il grado di associazione tra le due variabili).