corrente1
corrènte1 agg. [part. pres. di correre]. – 1. a. Che corre, quindi rapido, veloce: nere cagne bramose e correnti Come veltri ch’uscisser di catena (Dante). In araldica, attributo degli animali raffigurati in atto di correre (il cervo, in tale atteggiamento, è però detto slanciato). b. Di corso d’acqua, che scorre (opposto a fermo, stagnante): Mi rivedrai sovr’un ruscel c. (Petrarca); l’acqua c. tira tutte le cose che sopra lei si sostengono (Leonardo). Con altra accezione, acqua c., quella che giunge negli appartamenti di un edificio direttamente dalla tubatura stradale e non defluisce dai serbatoi di deposito posti sulla copertura dell’edificio; anche acqua che si può comunque attingere in continuazione da un rubinetto: pensione con acqua c. in tutte le camere. c. Che scorre, che è in movimento, nella locuz. marin. manovre c., i cavi che si manovrano, come le drizze, le boline, le mure, ecc., in contrapp. alle manovre fisse o dormienti (sartie, stralli, paterazzi, ecc.). d. Sciolto, scorrevole, spedito: scrivere, parlare in modo c.; dal carattere un po’ più c. capirai che la mano è quasi guarita (Foscolo); scrivere a penna c., speditamente (traduz. del lat. currenti calamo). e. Ininterrotto, continuo: sedile c., scaffali c., che si prolungano su un’intera parete o lungo tutte le pareti di una stanza; titoli c., diciture che si ripetono in testa a ogni pagina d’un libro o d’un capitolo; rispondere a posta c., a giro di posta, subito appena ricevuta la lettera. Con accezione partic., conto c., v. conto2 (nel sign. 3 d). f. Via o strada c., che si snoda diritta e continua, e quindi via principale, via maestra: possessioni ... vicine a strade c. per le quali i peregrini e i mercanti d’Italia in Germania o ’n Francia soglion trapassare (T. Tasso); dalla via c., odi lontano Tintinnio di sonagli (Leopardi). 2. a. Che è in corso, in uso, in vigore: moneta c., che è in circolazione, valida; fig., accettare, prendere una cosa per moneta c. (anche per contanti, per moneta contante), crederla vera, accettarla a occhi chiusi; prezzo c., quello che una merce ha attualmente; saggio c. dell’interesse; anno, mese c., attuale, che è in corso nel momento in cui si parla: il giorno 11 del mese corrente (abbreviato solitamente nelle scritture in m. c. e più spesso c. m.). Con sign. specifico, nelle biblioteche, periodici c., quelli che accedono con nuovi numeri via via che questi si pubblicano, inserendosi quindi in una serie aperta (sicché non costituiscono vere «nuove accessioni», e si differenziano dai periodici estinti che formano serie ormai chiuse). b. Ordinario, abituale: una buona parte dello stipendio se ne va sempre per le spese c.; in partic., nel linguaggio polit., affari c., quelli di normale amministrazione (l’espressione è usata in occasione di crisi di governo, quando il presidente del consiglio dimissionario e i ministri sono invitati a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti). c. Che è seguito dai più, comune: l’uso c.; idee, opinioni c.; il gusto, la moda c.; la morale c.; modo (di dire) c., termine c. o di uso c., dell’uso c., adoperato comunemente; nella lingua, nel parlare c., nel linguaggio quotidiano, familiare. 3. non com. Riferito a persona, uomo c., che si contenta facilmente, non esigente, non cavilloso, oppure condiscendente, che lascia correre: bisognava chiudere gli occhi, ed essere correnti pel prezzo (Verga); essere c. a una cosa o a fare una cosa, propendere, essere facilmente disposto: è c. a promettere, a credere, all’ira, al male. 4. Con uso di s. m., nella locuz. al corrente (di origine francese), in frasi formate con i verbi essere, mettere, tenere: essere al c. di una cosa, esserne informato; mettere o tenere al c. qualcuno, informarlo, tenerlo informato, aggiornarlo; tenersi al c. (delle novità letterarie, degli avvenimenti politici, ecc.), tenersi informato; mettersi al c. con qualche cosa, mettersi in pari, aggiornarsi; mettere al c. un registro, aggiornarlo. ◆ Avv. correnteménte, in modo sciolto, spedito: parla correntemente il francese; anche, usualmente, normalmente, o comunemente: acquistare con gli sconti correntemente applicati; termine adoperato correntemente.