correntoniano
s. m. Chi fa parte di una corrente politica composita e di grande rilievo numerico. ◆ Michele Santoro ha lasciato un grande vuoto alla Rai, nei cuori di giustizialisti, girotondini, cofferatiani, correntoniani, in una parola, di tutto il movimentismo anti-riformista di sinistra. E, lo confesso, un vuoto l’ha lasciato un po’ anche nel mio cuore. (Piero Ostellino, Corriere della sera, 8 marzo 2003, p. 14, Commenti) • alle normali diatribe tutte maschili sul Partito democratico (dalemiani, fassiniani, veltroniani, «correntoniani», ora perfino angiusiani) e alla contrapposizione «di genere» che da qualche anno va in scena nel partito tra diessini uomini e diessine femmine (le quote rosa, le liste femminili tipo Emily, le lamentazioni su alcuni temi trascurati) si è aggiunto un conflitto che, sebbene ancora ammantato di implicazioni correntizie e addirittura meta-coniugali, per la prima volta è esclusivamente fra donne. (Repubblica, 1° dicembre 2006, p. 28, Politica).
Derivato dal s. m. correntone con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.