correttivo
agg. e s. m. [der. di correggere, part. pass. corretto]. – 1. agg. Che ha per fine di correggere: ammonizione c., giudizio c.; ginnastica correttiva. 2. s. m. a. Quanto serve a correggere, a migliorare: una dose di scapaccioni sarà un buon c. per quel ragazzo. b. In farmacologia, sostanza (per lo più sciroppo) che si aggiunge a certi farmaci per uso orale, allo scopo di correggerne il cattivo sapore o il cattivo odore, senza modificarne l’azione farmacologica. c. In agricoltura, composto chimico che si aggiunge al terreno coltivato per correggerne la reazione. d. In metallurgia, ferrolega che viene aggiunta all’acciaio dopo l’operazione di conversione o successivamente all’affinazione su suola, per portare il bagno liquido alla composizione finale voluta, e anche per moderare o interrompere lo sviluppo di ossido di carbonio che deriva dal compiersi della decarburazione.