corrispondere
corrispóndere v. intr. e tr. [dal lat. mediev. correspondere «essere conforme», comp. di con- e respondēre «rispondere»] (coniug. come rispondere; aus. avere). – 1. intr. In genere, avere relazione di convenienza, di somiglianza, di conformità, o di luogo, di tempo; quindi: a. Esser conforme: quello che io dico corrisponde alla verità; il risultato non corrisponde allo sforzo compiuto; lo svolgimento non corrisponde al titolo; la versione corrisponde perfettamente al testo originale; il tuo comportamento non corrisponde al ruolo che hai; in partic., c. all’attesa, alle speranze, ai desiderî, mostrarsi, alla prova dei fatti, non diverso da quello che altri s’attendevano o speravano o desideravano; assol., di persona, dare un rendimento soddisfacente: è uno studente che corrisponde poco. b. Equivalere, coincidere: l’anno 215 dalla fondazione di Roma corrisponde all’anno 539 a. C.; come rifl. recipr.: due vocaboli, due locuzioni (di lingue diverse) che si corrispondono, che hanno il medesimo significato, sono l’esatta traduzione l’uno dell’altro. c. Di edifici o parti di un edificio, rispondere, cioè dare, affacciarsi su un luogo. la facciata del palazzo corrisponde con la piazza; le finestre dello studio corrispondono sul giardino; rifl. recipr., riscontrarsi, essere dirimpetto: due porte che si corrispondono. d. Di dolori o sim., rispondere, farsi sentire in altra parte: ho un dolore al piede che mi corrisponde su tutta la gamba. 2. intr. a. Con la prep. a, rendere il contraccambio: c. all’affetto, alla benevolenza, all’amore di qualcuno; ha corrisposto con l’ingratitudine alle mie premure; c. a qualcuno, accettarne e ricambiarne l’amore. b. Con la prep. con (c. con qualcuno), non com., essere in rapporto epistolare, anche per ragioni professionali o per la trattazione di affari. 3. tr. a. Contraccambiare, ricambiare (quasi esclusivam. nel passivo): amante, amore non corrisposto; il suo interessamento per te è stato mal corrisposto; se arrischiava timidamente qualche parola, veniva corrisposta con uno sguardo distratto o sprezzante o severo (Manzoni). b. Pagare una somma in cambio di cosa ricevuta, di una prestazione di lavoro e sim.: c. un compenso, uno stipendio; più genericam., pagare, versare una somma determinata: c. un assegno mensile, un’indennità. ◆ Part. pres. corrispondènte, anche come agg. e sost. (v. la voce).