corrompere
corrómpere v. tr. [dal lat. corrumpĕre, comp. di con- e rumpĕre «rompere»] (coniug. come rompere). – 1. Guastare, alterare: l’esposizione alla luce e al calore dell’aria corrompe la carne; ammorbare, contaminare: le esalazioni hanno corrotto l’aria; le carogne gettate nel ruscello ne hanno corrotto le acque. 2. fig. a. Depravare, guastare spiritualmente: c. i costumi, l’animo, la gioventù, la società; le cattive letture corrompono il gusto. b. Indurre con denaro o con promesse a venir meno al dovere: c. il custode, un impiegato, i funzionarî, i giudici, i testimoni. 3. intr. pron. Alterarsi, decomporsi, putrefarsi: il cadavere comincia a corrompersi; guastarsi moralmente: nel lassismo generale, i giovani si corrompono facilmente; si è corrotto frequentando cattive compagnie. ◆ Part. pass. corrótto, anche come agg. (v. corrotto1).