cosacco
coṡacco s. m. e agg. [dal russo kozak, kazak, che è dal turco-tataro qazāq «vagabondo»] (pl. m. -chi). – 1. s. m. a. (f. -a) Nome con cui si designarono in origine gli abitanti nomadi, di stirpe tatara, delle steppe della Russia merid., lungo il corso inferiore e medio del Dnepr e del Don, ai quali dal sec. 15° si unirono i cosacchi russi, gruppi di uomini che nella steppa trovarono la libertà sottraendosi al giogo dello stato o dei latifondisti: organizzati in comunità militari o di mestiere, secondo principî di uguaglianza e di autonomia amministrativa, avevano un capo elettivo, detto ataman. Gli attuali cosacchi sono sparsi in varie zone della Federazione Russa. b. Soldato dell’esercito russo reclutato da tale popolazione. 2. agg. Dei cosacchi, che si riferisce ai cosacchi: le comunità c.; i costumi c.; danza cosacca.