cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e i proprî interessi alla nazione dov’è nato, ma li estende alle altre nazioni e agli altri popoli. Per estens., chi non pone la sua dimora stabile in un paese, ma vive o ha vissuto in paesi diversi, interessandosi alla varietà degli aspetti e dei costumi, e acquistando conoscenza delle varie forme di vita e di cultura. 2. agg. a. Di persona, che vive o pensa o sente da cosmopolita: gli uomini c. saranno sempre tepidi cittadini (Foscolo). b. Che è proprio dei cosmopoliti: avere abitudini c.; acquisire una mentalità cosmopolita. c. Che è abitato o frequentato da persone di nazionalità diverse, assorbendone i caratteri: un ambiente c.; città c., città in cui ai costumi nazionali e regionali si sovrappongono caratteri universali per l’affluire di gente da ogni parte del mondo. d. In biologia, animali c., piante c., che sono distribuiti in tutte o quasi tutte le regioni della terra, perché in grado di adattarsi a un gran numero di diverse condizioni ambientali.