costruire
costrüire (ant. constrüire) v. tr. [dal lat. construĕre, comp. di con- e struĕre «ammassare, costruire»] (io costrüisco, tu costrüisci, ecc.; pass. rem. costrüìi o costrussi, costrüisti, ecc.; part. pass. costrüito o, meno com., costrutto). – 1. a. Fabbricare edifici; comporre una macchina e sim. con l’unione delle parti convenientemente disposte: c. un palazzo, un ponte, un muro, un motore. Con uso assol., è riferito in genere a edifici: hanno costruito, o si è costruito, molto in questa zona. b. fig. Mettere insieme pezzo per pezzo, oppure fondare, creare e sim.: c. un ingegnoso sistema; c. inganni; c. la civile società sopra solide basi (Tommaseo); c. da sé la propria vita, la propria fortuna; assol., creare opere valide ed efficienti: è una persona che ha costruito nella sua vita; c. sulla sabbia, sull’arena, fare opera vana, di poca resistenza e durata. 2. In matematica, determinare una grandezza o un ente, a partire da altri, attraverso una serie di operazioni o, concretamente, mediante il disegno geometrico: c. un quadrato di 6 cm di lato; in un triangolo rettangolo, il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui due cateti. 3. In grammatica, mettere insieme le parole di una frase disponendole secondo le loro funzioni: c., saper c., c. male o non saper c. un periodo. Nel rifl. e passivo, avere una determinata reggenza sintattica: in latino, il verbo «iubeo» si costruisce con l’accusativo e l’infinito. ◆ Part. pass. costrüito, anche come agg. (v. la voce).