cottaiolo
s. m. (iron.) Chi va soggetto a continui innamoramenti, a cotte improvvise e violente. ◆ E lui? Continua a leggere, a scrivere, a chiacchierare con la gente e guardarsi intorno, curioso della vita come quando era ragazzo. «È un cottaiolo», spiega un suo sodale di Sardegna, «e questo gli crea spesso grandi difficoltà». Cottaiolo è un neologismo che identifica una persona facile ai cedimenti sentimental-intellettuali. [Francesco] Cossiga, in buona sostanza, si innamora spesso -- politicamente parlando -- di uomini che alla fine si rivelano modesti, ballerine di seconda fila nel gran palco della scena nazional-popolare. (Giorgio Pisano, Unione Sarda, 21 novembre 2004, p. 17, Cultura).
Derivato dal s. f. cotta con l’aggiunta del suffisso -aiolo.
Già attestato nella Repubblica dell’8 settembre 1990, p. 2.