cottura
s. f. [lat. coctūra, der. di coquĕre «cuocere», part. pass. coctus]. – 1. a. Il cuocere e il cuocersi; modo di cuocere; l’essere cotto: la c. della carne, del pesce, del pane, dei legumi; c. dei mattoni, della calcina, del gesso; un’ora di c.; portare a c., a giusto grado di c.; essere, venire a c., al punto in cui un cibo o altro è veramente cotto; di prima c., riferito a vivanda che si cuoce presto, al primo bollore (fig., non com., essere di prima c., esser facile a innamorarsi). Nelle costruzioni edilizie, angolo cottura, ambiente ristretto, provvisto di uno o due fornelli per cucinare, che in appartamenti di piccole dimensioni è ottenuto utilizzando abilmente gli spazî disponibili, spesso collocato in una rientranza dei muri perimetrali, nel qual caso può essere riparato da sportelli che lo nascondono quando non è adoperato. b. ant. Scottatura; bruciatura. 2. Difetto dei tronchi d’albero recisi e conservati per lungo tempo prima di essere ridotti in tavole, sui quali, per opera di un fungo, si formano macchie irregolari; è detto anche sobbollitura.