coworking
(co-working) s. m. inv. Attività di lavoro caratterizzata dalla compresenza in uno spazio fisico condiviso di più liberi professionisti che collaborano tra di loro anche in remoto, mettendo reciprocamente a disposizione le proprie competenze specifiche; in senso concreto, lo spazio fisico da condividere con altre persone per condurre un'attività lavorativa improntata alla collaborazione. ◆ [...] l'affitto di una postazione (sedia e specchio) all'interno di un Salone, una scelta di lavoro in "coworking" che libera i giovani parrucchieri dalla direzione creativa di famosi hair stylist e permette loro di crescere, consolidando stile, portafoglio clienti e guadagni. (Anna Volpicelli, Dweb Repubblica.it, 9 aprile 2013, Attualità) • Un libero professionista ha due problemi: togliersi il pigiama e schiodarsi dal divano mentre lavora e conoscere persone che lo aiutino a incrementare l'attività. Anzi tre, aggiungiamo: risolvere i primi due senza dover spendere una fortuna. La risposta può essere in tutti i casi il coworking, la condivisione di stanze e scrivanie da parte di persone e imprese e di, se tutto va come dovrebbe, idee. (Martina Pennisi, Wired.it, 19 giugno 2013, Italiana Valley) • Bello lavorare da remoto, ovunque ci si trovi. Bello il digitale, e anche il cloud. Bello tutto, ma non abbastanza da rinunciare alla condivisione degli spazi fisici con altri professionisti, anche se non fanno parte della stessa azienda. Parte del successo del co-working, lo si deve a questo: alla necessità di incontrare persone e condividere idee, nello stesso luogo. Risparmiando. (Diletta Palangeli, Fatto Quotidiano.it, 23 novembre 2013, Società).
Dall'ingl. coworking, originariamente agg. composto dal v. (to) work ('lavorare'), con l'aggiunta del prefisso co-.