cozzo
còzzo s. m. [der. di cozzare]. – 1. Colpo dato cozzando con le corna: Quasi monton ch’al c. il capo abbassa (T. Tasso); i due caproni facevano ai c., si davano cornate. In senso fig., fare ai c., essere in aperto contrasto: idee, opinioni che fanno ai c.; le conseguenze farebbero tanto a’ c. coi fatti (Manzoni); fare ai c. coi muriccioli, tentare l’impossibile o mettersi in lite con chi è troppo superiore di forze. 2. Urto, colpo battuto con impeto contro un oggetto solido; scontro violento fra persone o cose: dare un c. nel muro; In etterno verranno a li due c. (Dante); di targhe odi e d’usberghi Un fiero c. (V. Monti); dar di cozzo, scontrarsi, urtare: Venne in quel che cercava a dar di c. (Ariosto); fig., mettersi in contrasto: Che giova ne le fata dar di cozzo? (Dante).