cravatta
(ant. corvatta) s. f. [dal fr. cravate, adattam. del croato hrvat «croato», quindi propr. «croata»; in origine nome della sciarpa che nel sec. 17° portavano al collo i cavalieri croati]. – 1. Elemento accessorio dell’abbigliamento maschile, ma usato talora anche per abbellimento del vestiario femminile, costituito da una striscia sagomata e modellata, di seta o d’altro tessuto, in tinta unita o a colori e disegni fantasia, che viene annodata attorno al collo facendola passare sotto il rovescio del colletto della camicia: mettersi, annodarsi la c., farsi il nodo della c.; c. lunga, a fiocco, a farfalla; c. alla lavallière (o alla La Vallière), cravatta a grande fiocco, in uso soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento (v. lavallière). 2. Apparecchio chirurgico usato nelle spondiliti del tratto cervicale della colonna vertebrale per fissare e sostenere la parte malata senza necessità della permanenza a letto. 3. Nell’attrezzatura navale: a. Tratto di cavo avvolto su due oggetti per collegarli, o su due altri cavi, già tesi, per farvi una «strangolatura». b. Cavo che viene passato, in modo che possa scorrervi facilmente, nella cicala o sotto il ceppo di un ancorotto per tenerlo sospeso di poppa all’imbarcazione che deve affondarlo, al momento e nel luogo predisposto. c. Giro o mezzo giro di cavo che, sulle grandi navi, viene passato attorno a una torre corazzata o a un grosso bittone per assicurarvi il cavo di rimorchio. 4. Fascia azzurra fissata sull’asta, sopra la bandiera nazionale in dotazione ai varî corpi e istituti delle Forze Armate. 5. Nel linguaggio tecn., genericam., elemento che avvolge e stringe un altro per impedirne l’allargamento. In partic.: a. Nelle costruzioni in cemento armato, riquadro smontabile, per lo più metallico, con cui vengono serrate le casseforme dei pilastri per impedirne lo sfiancamento durante il getto del calcestruzzo. b. Nome (anche cravattina) con cui, nell’uso com., è chiamata la fascetta serratubi. 6. In tipografia, filetto che separa la testata di una tabella dal corpo. 7. Mossa di lotta, ammessa nella lotta libera, consistente nello stringere con un braccio il collo dell’avversario, standogli alle spalle. ◆ Dim. cravattina (v.), e cravattino m. (v.); spreg. cravattùccia; accr., cravattóna, e cravattóne m. (v.); pegg. cravattàccia.TAV.