creazione
creazióne s. f. [dal lat. creatio -onis, der. di creare «creare»]. – 1. a. L’atto di creare, di far nascere dal nulla; in partic., nella filosofia e religione cristiana, l’atto con cui Dio dà origine a qualche cosa distinta da sé, traendola dal nulla, non derivandola né dalla sostanza propria né da alcuna materia preesistente: la c. del mondo; la c. dell’uomo, degli animali, degli astri; le sette giornate della creazione. b. L’insieme delle cose create, l’universo in quanto ha origine dall’opera creativa di Dio: le meraviglie, l’ordine della creazione. 2. estens. a. Riferito all’uomo, ideazione, invenzione ed esecuzione materiale di un’opera: la c. di un poema, di una sinfonia, di un quadro, di un monumento; c. di nuovi modelli d’abbigliamento, di nuove macchine, ecc. Usato assol., il fatto di creare, e il momento in cui si crea, un’opera d’arte, come attività estetica: nell’impeto, nel calore, nell’entusiasmo della c.; le gioie della creazione. b. Istituzione, fondazione: c. di un’accademia, di un nuovo istituto; fig., la c. di un mondo nuovo, di una società più giusta. c. La cosa stessa creata o prodotta: c. musicale, letteraria, architettonica; una c. superba, indovinata, infelice; un’ardita c. lirica; anche al plur.: le c. dello spirito, del genio. Nel linguaggio della moda, modello nuovo e originale di un capo di vestiario: ultime c., una c. di un famoso stilista italiano. 3. letter. Elezione, nomina: la c. di nuovi cardinali. 4. In fisica, formazione di particelle dovuta a trasformazione di energia in materia; c. di coppie, processo per cui un fotone di elevata energia, attraversando la materia, si annichila originando una coppia elettrone-positrone.