creolo
crèolo agg. e s. m. [dal fr. créole, e questo dallo spagn. criollo, port. crioulo «meticcio, servo nato in casa», e prima «pollo nato in casa», der. di criar, lat. creare «allevare, nutrire» ]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nome con cui, sin dal sec. 16°, s’indicavano nell’America latina gli individui nati da genitori francesi e soprattutto spagnoli, per distinguerli sia dagli indigeni sia dagli immigrati nati in Europa. C. nero o c. di colore, denominazione con cui, in alcune regioni dell’America centro-merid. e delle Antille, ma anche altrove, è indicato il meticcio derivato da padre bianco e da madre india o afro-americana. 2. agg. Lingue creole, parlate derivanti da varî linguaggi europei attraverso l’uso fattone dalle popolazioni di colore; hanno caratteri comuni, soprattutto la perdita della flessione e, in genere, una spiccata insensibilità per il sistema grammaticale delle lingue europee.