crioprotettore
s. m. Sostanza usata per proteggere i tessuti biologici dai danni prodotti dal congelamento; anche in funzione di agg. ◆ Il maggiore problema biologico del congelamento è rappresentato dalle modificazioni che intervengono nell’ambiente intra ed extracellulare. Infatti, quando le cellule vengono esposte a basse temperature intervengono fenomeni osmotici e danni meccanici provocati dalla formazione di cristalli di ghiaccio. Per ovviare a questi problemi vengono utilizzati i terreni crioprotettori costituiti da sostanze che modificano l’ambiente cellulare […]. (Donatella Paoli, Crioconservazione e preservazione della fertilità maschile, in www.salute.gov.it, Strategie terapeutiche dell'infertilità, 9 luglio 2012) • Dopo aver fatto circolare il sangue con una macchina per la perfusione (o ‘inondazione’), una volta all’interno del centro crionico, viene iniettato il crioprotettore o l’eparina, che nelle vene sostituiranno il sangue. (Lorenzo Attianese, Ansa.it, 27 dicembre 2014, Magazine).
Composto dal confisso crio- aggiunto al s. m. protettore.