croce /'krotʃe/ s. f. [lat. crux crŭcis]. - 1. a. [strumento di pena, in uso presso gli antichi, costituito da due legni, posti trasversalmente, sui quali venivano legati, inchiodati e lasciati morire i condannati] ● Espressioni: mettere in croce 1. [sottoporre al supplizio della croce] ≈ [→ CROCIFIGGERE (1)]. 2. (fig.) [molestare qualcuno con petulante insistenza, procurare grande fastidio e sim.] ≈ [→ CROCIFIGGERE (2)]. b. (teol.) [per antonomasia, la croce su cui fu crocifisso Gesù Cristo] ● Espressioni: fig., portare la croce ≈ patire, soffrire. 2. (estens.) [croce in genere, con riferimento alla forma assunta] ● Espressioni: croce uncinata → □. 3. (estens.) [qualsiasi segno grafico a forma di croce, usato dagli analfabeti in luogo della firma, per annullare qualcosa che vi era scritto sotto, ecc.: segnare la risposta esatta con una c.] ≈ (non com.) crocesegno, crocetta, segno di croce. ● Espressioni (con uso fig.): fam., fare (o mettere) una croce (su qualcosa) [non pensare più a qualcosa: fare una c. su un vecchio progetto] ≈ abbandonare (ø), chiudere (con), desistere (da), mettere una pietra sopra, recedere (da), rinunciare (a). ↔ insistere (in), perseverare (in), persistere (in). ↑ incaparbirsi (in), incaponirsi (in), ostinarsi (in); stare con le braccia in croce [non darsi da fare] ≈ (fam.) girarsi i pollici, oziare, (non com.) ozieggiare, poltrire, poltroneggiare, stare in ozio (o in panciolle). ▲ Locuz. prep.: fig., fam., a occhio e croce ≈ all'incirca, approssimativamente, grosso modo, indicativamente, più o meno, pressappoco, su per giù. ↔ esattamente, né più né meno, precisamente. 4. (estens.) [nome e insegna di enti di assistenza civile e militare] ● Espressioni: fam., croce rossa → □. 5. (fig.) [stato di grave e profonda afflizione] ≈ (lett.) affanno, calvario, dolore, patimento, pena, sofferenza, tormento, tribolazione. ↑ supplizio, tortura. ↓ cruccio, preoccupazione, turbamento. □ croce rossa ≈ ambulanza, autoambulanza, autolettiga. □ croce uncinata ≈ svastica.