crosciare
v. intr. [voce onomatopeica] (io cròscio, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Produrre croscio, riferito alla pioggia che cade con violenza, all’acqua che precipita in massa, e meno spesso al frusciare delle foglie e, per estens., anche ad altre cose che facciano rumori simili: Or s’ode su tutta la fronda Crosciare L’argentea pioggia (D’Annunzio); tuona la valanga Da’ ghiacci immani rotolando per le Selve croscianti (Carducci); sentìa crosciare Le foglie secche (Pascoli). Cfr. scrosciare. 2. Con uso trans., avventare, scaricare addosso: Oh potenza di Dio, quant’è severa, Che cotai colpi per vendetta croscia! (Dante).