crucciare
v. tr. [lo stesso etimo di corrucciare] (io crùccio, ecc.). – Tormentare, affliggere, indispettire: Va’, né crucciarmi, se reddir vuoi salvo (Foscolo). Più com. l’intr. pron. crucciarsi, affliggersi: perché ti crucci tanto per quel banale incidente?; o, più spesso, adirarsi, stizzirsi: Caron, non ti crucciare: Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole (Dante). ◆ Part. pass. crucciato, anche come agg., adirato, risentito: mi guardava crucciato; sei forse crucciato per il mio rifiuto?; fig., letter., offuscato, torbido, detto del mare, del cielo, del tempo (ma più com. corrucciato).