cullare
v. tr. [der. di culla]. – 1. Far muovere la culla in senso oscillatorio laterale per acquietare il bambino o facilitarne il sonno; per estens., dondolare dolcemente il bambino, fra le braccia, sulle ginocchia, accompagnando il movimento con cantilene, per addormentarlo. 2. estens. Dondolare, far oscillare con movimenti dolci e tranquilli: stava disteso nella barca, facendosi c. dalle onde. Nel rifl., dondolarsi, provocare il movimento oscillatorio di un sostegno: cullarsi nell’amaca, nella sedia a dondolo; anche riferito ad animali domestici, e in partic. al cavallo, che alle andature lente o poco veloci dondolano il corpo lateralmente. 3. fig. Tenere qualcuno in uno stato di tranquillità spirituale, dandogli la sicurezza, per lo più illusoria, di un bene futuro: c. con promesse. Più com. il rifl.: cullarsi nella speranza, nel miraggio, nel sogno, nell’illusione; anche, essere in uno stato di beatitudine contemplativa: l’incanto del silenzio dove l’anima mia si cullava (D’Annunzio); crogiolarsi: durante le vacanze si culla nell’ozio.