cupidigia
cupidìgia s. f. [lat. *cupiditia, der. di cupĭdus «cupido»] (pl. -gie). – Avidità sfrenata di ricchezze, di possesso: c. di denaro; c. dell’altrui (Leopardi); meno com.: c. di onori, di potere, di vendetta; anche assol.: eccitare la c.; Oh cieca c. e ira folle (Dante). In altro senso, desiderio molto vivo: Tanta in lor c. è che riluca Omai nel ciel l’alba aspettata e lieta (T. Tasso); anche, desiderio concupiscente: guardare una donna con cupidigia. È sinon. meno letter., ma con sign. più determinato, di cupidità.